Extravergini, polifenoli e salute. Cosa c’è da sapere…
L’articolo molto interessante di Teatro Naturale riferisce di una prova sperimentale in vivo, effettuata da ricercatori greci in cui si evidenzia in modo significativo il ruolo dei polifenoli presenti negli extravergini come antiossidanti, nel sangue, nel cervello, nei muscoli e nell’intestino tenue. Si tratta di una conferma di conoscenze che già si avevano ma non con una visione più completa. E proprio sulla base di queste conoscenze l’Autorità europea per la Sicurezza alimentare Efsa, già da tempo aveva riconosciuto ai polifenoli contenuti nell’extravergine un ruolo molto importante nella protezione della salute umana, attribuendo loro la capacità di proteggere i lipidi ematici dallo stress ossidativo. Ma non tutti gli extravergini riescono a svolgere questo ruolo e a tal proposito sempre l’Efsa stabilisce che questa capacità è riservata solo agli oli che contengono almeno 250 mg/Kg di polifenoli e che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio.
In conclusione quando scegliamo un extravergine dovremmo tener conto non solo delle caratteristiche organolettiche ma anche del contenuto in biofenoli, che come abbiamo visto, oltre a fare molto bene alla nostra salute, conferiscono all’olio le note amare e piccanti, e lo preservano nel tempo. Sarebbe auspicabile che le autorità indicassero un metodo ufficiale di analisi per la determinazione del contenuto in polifenoli, ad oggi ancora mancante, affinchè possa essere messo in etichetta senza rischi per il produttore.
L’Intosso Monocultivar della Olivicola Casolana, possiede requisiti organolettici molto interessanti come evidenziato nelle guide di settore più importanti ed ha un contenuto di tutto rispetto in polifenoli totali, oltre 500 mg/Kg, ben al di sopra del contenuto fenolico minimo di 250 mg/kg previsti dall’Efsa, come mostra il certificato di analisi dell’ ASSAM
